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domenica 15 aprile 2012

La chiusura del cerchio magico

Mancava. La girandola di scandali che in questi anni ha colpito tutti i partiti, aveva solo sfiorato la Lega Nord. Fino ad oggi. Le cronache giudiziarie di questi giorni ci consegnano un quadro politico disastroso. 
E’ l’ennesima conferma del fallimento morale e politico dei partiti protagonisti della Seconda Repubblica.
E così, dopo chi allora aveva lanciato sputi e monetine, dopo chi aveva invocato la pena di morte, anche chi aveva sventolato in Parlamento il cappio della forca è stato travolto dagli scandali. Aveva ragione Pietro Nenni quando affermava che “c’è sempre uno più puro che ti epura”. Sgombriamo però il campo dai dubbi. Non c’è alcuno spirito di rivalsa da parte nostra ne alcunché da festeggiare. C’è solo una profonda amarezza e un grande sconforto. Dovuti al fatto che questi partiti (ma si possono definire ancora tali?) , giusto vent’anni fa, hanno avuto l’occasione di rinnovare la politica e con essa il Paese. Invece di affrontare seriamente e risolvere definitivamente la questione morale, non sappiamo se per viltà, per incapacità o per entrambe,  hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi. Dall’alto (o dal basso?) della loro presunta, e tutt’altro che dimostrata superiorità morale, questi partiti hanno pensato che, cancellati dalla scena politica i protagonisti della Prima Repubblica, tutto si sarebbe aggiustato da solo così, d’incanto. Non solo si sono sbagliati ma la questione morale si è trasformata sempre più in un grosso bubbone che alla fine è scoppiato. Colpendo proprio coloro che avevano il dovere morale, prima che politico, di eliminarlo. La Lega Nord non ha fatto altro che adeguarsi, nel tempo, allo status quo. Come tutti, ha predicato bene e razzolato male, anzi malissimo. Adesso tutti versano lacrime di coccodrillo e in pochi giorni, per salvare la faccia, la nuova summa della politica nostrana, il triangolo ABC (Alfano, Bersani e Casini), ha proposto una bozza di accordo per i finanziamenti e i rimborsi elettorali dei partiti[1]. Vedremo come andrà a finire. Un’ultima considerazione. Lo scandalo che ha travolto la Lega Nord è la pietra tombale sulla Seconda Repubblica. Anzi, per usare un’espressione tanto cara alla Lega stessa, ha chiuso definitivamente il cerchio magico.
Che di magico aveva solo il potere di far sparire i soldi.
Una fine ingloriosa quella della Seconda Repubblica, un ventennio che doveva rappresentare il riscatto della politica e la rinascita del Paese ma che, invece, si è dimostrato solo peggiore della Prima.


[1] La bozza prevede di bloccare, in attesa di controllo, i rimborsi per le elezioni politiche e regionali ma non quelli delle elezioni europee. I cui rimborsi ingiustamente finiranno nelle casse dei partiti più grossi a discapito di quelli che non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento del 4%.




5 commenti:

Michele Cerasuolo ha detto...

Il nostro è un Paese destinato a scomparire semplicemente perchè i suoi uomini, grandi e piccini, non hanno l'umiltà di chiedere scusa!!!
Come mi piacerebbe vivere in Giappone!

Pasquino ha detto...

Questi partiti(?) non hanno risolto la questione morale semplicemente.....per interesse!
Hanno adottato la proficua tattica del " caccia.....fongi"(togliti tu che mi metto io. Disgraziatamente molta gente ha abboccato ai loro proclami.

Il grillo parlante ha detto...

Cari compagni ve lo avevo detto di pazientare? E non è ancora finita!
Ora riaspettiamo il "Giustiziere"

Ambrogio ha detto...

Credo che i partiti (piccoli o grandi, di prima o seconda repubblica) siano oggetto SEMPRE di italiani della stessa generazione. La domanda è: quando ci sarà il vero cambio generazionale? Quando i saggi consiglieranno di anteporre i propositi delle comunità e dimenticheranno le vecchie ruggini?

PSI Genzano ha detto...

Gentile sig. Ambrogio, la spinta per il ricambio (generazionale e non purché sia ricambio) non deve necessariamente arrivare dall'alto. Chi ha a cuore gli interessi di un paese, di una comunità, può fare in modo, con il proprio voto o esponendosi in prima persona, di iniziare il cambiamento. Se, ad ogni elezione, sono sempre gli stessi candidati significa non solo che questi non "mollano" ma che non c'è alcuno (o sono in pochi, che alla fine comunque contano niente) che li costringa a "mollare". E non bastano le facce nuove. Ci vogliono anche idee e proposte nuove. E ci vuole il coraggio di riaffermare la propria identità politica, qualunque essa sia. Provi a cercare nella sua comunità qualcuno, a parte i soliti noti, che è disposto a fare tutto questo. Le consiglio di utilizzare la lanterna di Diogene...