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giovedì 23 giugno 2011

Manifestazione


Il Partito Socialista di Genzano aderisce e partecipa alla manifestazione indetta da varie associazioni (tra cui Libera, Cgil, Arci) che sabato 25 giugno si svolgerà a Palazzo San Gervasio, il cui scopo è quello di chiedere alle autorità competenti, la chiusura del CIE (centro di Identificazione ed Espulsione) e la sua trasformazione in Centro di Accoglienza. Condividiamo lo spirito e le motivazioni dell’iniziativa perché noi, unici a farlo, già abbiamo espresso un’opinione in merito in tempi non sospetti, prima che il caso “Palazzo” diventasse di rilevanza nazionale. Siamo a favore dell’accoglienza e dell’integrazione, con tutte le precauzioni dovute al caso, perché vogliamo contribuire a costruire e a diffondere una nuova cultura della solidarietà basata sul rispetto delle persone che come tali devono essere trattate. L’apertura del Mediterraneo può rappresentare una risorsa e un valore aggiunto per la nostra regione. Non dobbiamo mai dimenticare che anche noi italiani (e noi lucani) siamo un popolo di migranti. Il nostro è un invito alla cittadinanza, alle forze politiche, alle associazioni e alle rappresentanze sindacali a condividere questa nuova cultura della solidarietà partecipando alla manifestazione di sabato 25 giugno che partirà a Palazzo, c/o la “Fontana di Fico”, sulla S.S. 168 da cui il corteo si muoverà verso il Centro Di Identificazione ed Espulsione.

sabato 4 giugno 2011

Perchè votare 4 Sì

Domenica 12 e lunedì 13 gli italiani sono chiamati ad esprimersi sui quattro quesiti referendari.
Il primo (scheda rossa) e il secondo (scheda gialla) riguardano l’acqua. 
Per chi vota Sì l’acqua deve rimanere pubblica, gestita cioè da società a maggioranza di capitale pubblico e le tariffe che i cittadini versano non dovranno servire a contribuire al profitto delle società private che lo prenderanno in gestione. I due quesiti sono evidentemente collegati. 
Quale impresa investirebbe, rischiando, per non guadagnarci nulla? Votare Sì significa ribadire il principio che l’acqua è un bene di tutti e pertanto non può essere soggetto a logiche di mercato. I sostenitori del no non si fidano della gestione, spesso clientelare, delle società in cui la politica gioca un ruolo rilevante e ritengono che il privato, inseguendo il profitto (a scapito di chi?) si impegnerà per garantire un buon servizio. Invece di privatizzare (questo falso mito deve essere sfatato prima o poi), che è la strada più corta ma quasi mai quella giusta per risolvere i problemi della Pubblica Amministrazione, sarebbe più opportuno che la politica non entrasse nelle decisioni gestionali dei servizi pubblici e si limitasse a migliorarne l’efficienza. Il terzo quesito (scheda grigia) riguarda il nucleare. Per chi vota Sì bisogna affidarsi, per la produzione di energia, alle fonti rinnovabili (sole, vento) e quindi chiede l’abrogazione della possibilità di costruire nuove centrali nucleari in Italia. Chi vota no ritiene che le fonti rinnovabili non siano sufficienti a coprire il fabbisogno energetico del nostro paese e pertanto la soluzione è il nucleare. 
Le centrali nucleari producono scorie radioattive letali per gli esseri viventi che non si smaltiscono (cioè cessano di essere tali) in pochi anni. 
Si parla di migliaia di anni! Non dobbiamo solo pensare all’immediato ma anche alle generazioni future su cui ricadono le conseguenze delle nostre scelte. Inoltre queste scorie devono essere portate da qualche parte (ricordiamo che l’attuale Governo ha individuato  anche il territorio di Genzano come sito probabile per lo smaltimento delle stesse). Infine, mentre sole e vento sono fonti illimitate non è così per il principale combustibile delle centrali nucleari, l’uranio. 
Non aggiungiamo altro.
Infine, l’ultimo quesito (scheda verde) riguarda il legittimo impedimento. Chi vota Sì vuole abrogare la norma che disciplina i casi in cui il Presidente del Consiglio e i Ministri possono non comparire in udienza penale. In pratica se un membro del governo commette un reato può non andare dinanzi al giudice fino alla fine del suo mandato. La legge è uguale per tutti mica solo per alcuni! Questa si chiama democrazia. Invitiamo dunque i cittadini ad andare a votare qualunque sia la loro opinione, perché votare è sì un diritto ma anche un dovere.
I Socialisti voteranno Sì a tutti e quattro i quesiti.





mercoledì 1 giugno 2011

Protagonisti

L'elezione del nostro Segretario Regionale Livio Valvano a sindaco di Melfi, uno dei centri più popolosi della Basilicata e in predicato per diventare la  terza provincia della  regione, rappresenta una grande vittoria che ci riempie di orgoglio.
Scorrono  nella nostra mente, in questo momento,  tutte le vicende degli ultimi tempi che ci hanno accreditati di un immagine che non ci tocca.
Il nostro è sempre stato un partito laico, riformista,  moderato con una base di persone perbene.  
Un partito pragmatico che ha fatto delle proprie idee una bandiera ma che non si fa scrupolo di accantonarle quando queste, talvolta, non sono compatibili con gli interessi delle nostre genti.
Un partito che può contare oltre che sulle proprie idee, su  uomini di sicuro valore.
Uomini capaci di sacrificarsi, stimati per il proprio senso di appartenenza e abnegazione. 
Uomini coraggiosi  che hanno scelto di militare in un partito  dove  c'è  da lavorare senza l'aspettativa di ricompense  materiali - da noi le poltrone non esistono, i centri di potere non esistono, le lobby d'affari non esistono - e se, come partito,  sopravviviamo, è  solo grazie ai nostri sacrifici e alla fede immensa che abbiamo nei nostri ideali.
Uomini che aspirano ad essere protagonisti sani, in una  vita pubblica sempre più infangata e vituperata , per  indirizzarla verso giusti  ideali di trasparenza e di onorabilità.   
Uomini che rispettano la dignità dei propri simili.
Uomini che coltivano il sogno di una società  più giusta........e
                                                               
                                          LIVIO   VALVANO  è sicuramente uno di questi.

A lui, con la stima più sincera ,  i nostri migliori auguri di buon lavoro.