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giovedì 6 maggio 2010

petrolio

Cosa ne pensate delle probabili trivellazioni nel nostro territorio (cioè la parte dell'Alto Bradano comprendente Genzano, Banzi, Palazzo) circa la ricerca di petrolio e gas naturale (sembra che le due cose siano strettamente correlate)?
Prima di dire no tout court, non sarebbe forse meglio capire come realmente sta la questione?
Chi è la società che vuol fare i rilevamenti, quali garanzie ambientali e occupazionali garantisce, quali i vantaggi economici per il nostro territorio? Anche per un argomento rilevante come questo, qualunque sia la decisione che l'Amministrazione prenderà (si spera, ma crediamo che sia così, insieme a quelle degli altri paesi interessati) sarà opportuno interessare la cittadinanza: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum oltre che "da fess".

Cosa succede in...paese

Alcuni lettori del blog hanno scritto (nel post "Benvenuti") vari argomenti, tutti inerenti al nostro paese, alla sua vita sociale e politica. In particolare "Anonimo " ci ha riferito che l'attuale Amministrazione sembra voglia eliminare la recinzione alla Villa Comunale ed esprimendo tutto il suo disappunto rileva che , visti gli altri interventi precedenti (rifacimento pavimentazione Via Carmine e C.so V. Emanuele), ormai della Genzano "vecchia" (nel senso di "Borgo Antico") non resta più niente e quindi niente più testimonianze della vita di un tempo.
Un altro "Anonimo" gli ha risposto con un famoso detto: la fretta fece i gattini ciechi.
Secondo Pasquino prima di fare interventi di un certo rilievo ( e questi sicuramente lo sono) bisogna coinvolgere la cittadinanza che ci vive ed opera nel paese e quindi è giusto che dica la sua. Partecipazione democratica quindi, almeno per un certo tipo di decisioni.
La posizione di Pasquino è sicuramente condivisibile. E' pacifico che qualsiasi amministrazione deve operare nel miglior modo possibile ma ciò non implica nè la fretta nè la mancata consultazione popolare per alcune cose. Abbiamo visto, nel recente passato, come non aver consultato il popolo di Genzano abbia portato ad una decisione non certo condivisa. Coinvolgere i cittadini è un grande segno di democrazia oltre che di civiltà. Voi cosa ne pensate sia del merito della presunta decisione (togliere la recinzione) sia del metodo usato per questo tipo di decisioni?

lunedì 3 maggio 2010

Intervista

Di seguito postiamo l'intervista integrale fatta al nostro Vice-segretario Vito Quagliara sulla giornata del 1° Maggio, pubblicata su Il Quotidiano di oggi 3 Maggio 2010.
"E' indispensabile una complessa rivisitazione del nostro ordinamento giuridico del lavoro, innanzitutto estendendo livelli minimi di tutela a tutte le forme in cui si estrinseca l'attività lavorativa" - afferma Marco Biagi, l'indimendicato giuslavorista assassinato nel 2001 a Bologna dalle BR. Il 1° Maggio è l'occasione per fare qualche analisi sul futuro dell'occupazione da parte delle sede locale del Psi di Genzano, intitolata a Pierino Scelsi. Gli uomini scompaiono ma le loro idee continuano a camminare sulle gambe degli altri. E le idee di Biagi sono fieramente portate avanti dai socialisti che propongono misure d'emergenza sul fronte occupazionale per far emergere il lavoro nero e liberare così risorse per creare nuovi posti di lavoro. "Occorre tutelare non solo chi ha il lavoro - precisa Vito Quagliara, vice-segretario del Psi di Genzano - ma anche chi lo cerca. E' necessario combattere a tutti i livelli e con tutti gli strumenti legislativi a disposizione lo sfruttamento dei lavoratori. In particolar modo vanno tutelate le categorie più deboli, puntando i binocoli sul lavoro minorile". "Biagi propone che le idee si tramutino in azione dal punto di vista pragmatico attraverso la creazione di uno Statuto dei Lavori da affiancare a quello dei Lavoratori - commenta Quagliara. In tal modo nascono nuove norme che possono governare i lavori emergenti in una società basata sulla conoscenza". "Lavoro" e "Legalità" sono le parole d'ordine per Il Psi in questa giornata importante, affinchè essa non si traduca soltanto in una festa ma anche in un momento per riflettere e trovare proposte concrete. Lo scopo deve essere quello di far sì che il lavoro diventi un diritto di tutti e non un privilegio di pochi. "Siamo ben consapevoli - puntualizza il vice-segretario del Psi - che le condizioni economiche attuali non sono particolarmente rosee, ma non bisogna nascondere la faccia dietro quest'alibi. Occorre avere la volontà politica di agire. Soltanto rimboccandosi le maniche l'Italia diverrà realmente una Repubblica fondata sul Lavoro".

sabato 1 maggio 2010

1° Maggio

Spesso questa giornata viene strumentalizzata senza che ci si fermi a riflettere sul suo vero significato. E allora oggi non pensiamo al concerto di Roma, non pensiamo alle manifestazioni di rito che ogni anno servono solo a farsi pubblicità. Pensiamo invece ad individuare nuove proposte, concrete e non campate in aria, per creare nuovi posti di lavoro, per evitare il vergognoso sfruttamento di chi è costretto ad accettare bassi salari (o addirittura a nero) o quello, ancora più turpe, dei bambini.