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giovedì 27 marzo 2014

CASO POTENZA: IL VIETNAM DELLA POLITICA REGIONALE

Di seguito postiamo una nota del nostro segretario regionale Livio Valvano sul caso Potenza.

"Il caso Potenza città è l’attuale VIETNAM della politica regionale, sia nel centro destra che nel centrosinistra.
E’ una realtà che non favorisce l’affermazione dell’interesse generale di una comunità afflitta da problemi molto seri e strutturali, che richiederebbero, invece, una unità politica di fondo.
L’assenza di un governo politico all’interno del Partito Democratico, sottoposto ad unatravagliata ridefinizione delle relazioni interne che non hanno ancora partorito una nuova maggioranza in vista del congresso regionale, sta allargando il fronte di guerra a tutte le forze minori.
Il PSI intende sottrarsi dal partecipare ad una guerra inutile, anzi dannosa, nel tentativo di favorire la  ricomposizione dell’alleanza politica del centrosinistra nella sua interezza.
Al tavolo cittadino della coalizione il PSI ha già comunicato il disappunto su come è stata condotta l’attività di costruzione dell’alleanza fino a questo momento; non sono consentibili ulteriori errori.
Nell’interesse della comunità, oggi, è necessario fare qualche passo indietro per garantire le condizioni di base su cui si costruisce una offerta politica. 
Innanzitutto i valori e un minimo di obbiettivi di fondo condivisi per la città, su cui una coalizione si può riconoscere. Serve, poi, chiarire l’articolazione della coalizione, le forze politiche e le liste.
Infine, va condiviso e non imposto, il metodo con cui si arriva a scegliere il candidato Sindaco. Sono le attività minime, a tutti note, indispensabili per creare il collante politico, l’alimento principe di una coalizione unita, che con vincolo di solidarietà si dispone a vincere le elezioni e a governare la città con una visione e degli obbiettivi programmatici.
Tutto ciò fino a questo momento manca.
Ciò che, invece, abbonda sono gli atti di ostilità tra fazioni che si contendono spazi politici, di prospettiva, che non hanno nulla a che vedere con la città di Potenza. Al momento ci sembra che l’unico strumento utile per creare il clima e per puntare alla unità politica della coalizione siano le primarie. Lo diciamo con la difficoltà e la sofferenza di un partito come il PSI che crede ancora nel primato della politica e che attribuisce alle forze politiche il ruolo di fare le scelte programmatiche e organigrammatiche necessarie a perseguire l’interesse collettivo, senza dover delegare agli elettori, fra l’altro senza regole, una scelta che dovrebbe essere propria dei partiti.
Ma quando i partiti dimostrano di non essere in grado di gestire i processi, di stabilire scelte con il dibattito interno ed esterno nella coalizione, allora non resta che far ricorso ai poteri sostitutivi del confronto democratico
attraverso le primarie, dove il PSI parteciperà sostenendo un candidato che vorrà sposare una visione riformista per il governo di Potenza.
Nella interpretazione bellica, il VIETNAM lucano non sembra lasciarci altra scelta, salvo che gli schieramenti in campo non decidano all’ultimo momento di farprevalere la politica".
L.Valvano

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