martedì 9 novembre 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera aperta
Caro Sindaco e cari amministratori ,
avrei potuto esprimere verbalmente quello che sto per scrivere, ma l’effetto ottenuto non avrebbe avuto la stessa rilevanza.
Scrivo come giovane genzanese e ultima vittima, al momento, del problema “sicurezza urbana” che come dimostrano gli avvenimenti degli ultimi mesi sta assumendo sempre piu’ rilevanza.
Leggendo quotidianamente i giornali possiamo apprendere dello spopolamento giovanile che investe la Basilicata , giovani diplomati e laureati si spostano verso zone d’ Italia dove trovare un lavoro è ancora una realtà.
Molti giovani lucani in controtendenza hanno deciso di costruire qui il proprio futuro, o investendo in una professione che da ancora prospettive lavorative o affiancandosi ai propri genitori nella attività di famiglia oppure investendo coraggiosamente in una attività propria.
Un po’ di tempo fa Alessandro Ciola, in un giornalino edito a livello locale, ci definiva “eroi”,perche’ mentre tutti scappavano verso un lavoro migliore in una citta’ migliore, noi sceglievamo semplicemente di rimanere nella nostra regione.
La nostra eroica scelta penso meriti una ricompensa che consiste semplicemente nel darci la possibilità di costruire insieme il nostro futuro.
Si sente la necessità di dare piu’ forza, speranza e coraggio ai giovani, stimolare questa cittadina, non ritrovarla vitale nel periodo estivo e poi cadere in una sorta di torpore invernale.
Il quadro politico e sociale deve essere alimentato da energie nuove, incentivato da una nascente voglia di fare.
In questa GENZANO dormiente bisogna stimolare i giovani a svegliarsi e a svegliare!
Siete li nel vostro ruolo di educatori, amministratori, genitori a lavorare per il nostro futuro,cercate di lavorare con noi giovani, chiedendo la nostra partecipazione e l’assunzione di responsabilità.
La situazione attuale ci porta a rimanere in disparte , rinchiusi nelle nostre case, intimoriti dalla attività di ignoti malfattori che violano cio’ che di piu’ caro ogni persona conquista nel corso degli anni, la propria casa.
Una Genzano migliore potrebbe iniziare da una illuminazione adeguata in ogni zona del paese, soprattutto nei nuovi quartieri, ormai centrali per il paese, dove si addensa il maggior numero di abitanti.
Tante altre azioni possono essere intraprese per migliorare la vivibilità e la sicurezza nel nostro paese sedendoci intorno ad un tavolo e ascoltando le preoccupazioni di tanti cittadini.
La pubblicazione di questa lettera attraverso quotidiani a livello locale e social network (Facebook) ha fatto emergere, da parte di diversi cittadini, l’interesse nell’affrontare e risolvere insieme le più svariate problematiche sulla questione sicurezza urbana.
Invito chiunque di voi sia disposto a costruire una GENZANO PIU’ SICURA E VIVIBILE ad essere presente all’incontro cittadino che si terrà SABATO 13 NOVEMBRE ALLE ORE 18:00 presso Palazzo Regina Elena a Genzano.
Genzano di Lucania,26/10/2010
Lomuto Francesca.
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4 commenti:
una iniziativa civica e civile ce merita il sostegno e supporto di tutti i citadini
E ora vediamo di che pasta son fatti i genzanesi
Comitato sicurezza 13 novembre, presaenti 31 . Comitato sicurezza28novembre,presenti 26.Ora caro Pasquino sai di che pasta son fatti i genzanesi:son di pasta frolla!
A quanto pare gli unici colpevoli sono i .....derubati.E' sempre la solita storia!
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